I socialisti hanno depositato questa mattina presso la Corte di Cassazione quattro proposte di legge di iniziativa popolare su precariato nel lavoro, carovita, diritti civili, riforme costituzionali. Dal 12 ottobre, con una iniziativa che si terrà contemporaneamente in 100 piazze italiane, inizierà la raccolta di firme (la Costituzione ne prevede 50.000 per ogni pdl) che segnerà il rilancio dell'azione dei socialisti su tutto il territorio nazionale.
«L'obiettivo – ha detto il segretario del partito Nencini- è quello di raccogliere 500.000 firme per obbligare il Parlamento, nel quale non siamo rappresentati, a discutere quattro provvedimenti essenziali per la vita degli italiani. Quattro provvedimenti simbolo del bisogno di cambiamento che questo Paese sembra non conoscere mai. Non parteciperemo alle manifestazioni generiche di piazza altrui, abbiamo deciso di ripartire dai problemi concreti, per ridefinire l'identità di una moderna sinistra riformista».
Nencini ha poi spiegato nel merito le quattro proposte socialiste:
-Assemblea Costituente: Con l'elezione diretta da parte dei cittadini di un'Assemblea costituente si mette sul binario giusto la possibilità di riformare la nostra Costituzione per adeguarla ai nuovi bisogni della collettività e alle mutazioni sociali ed economiche del Paese, dopo i tentativi tutti fallimentari fatti dal Parlamento. I socialisti pensano oggi, come hanno sempre sostenuto in passato, che la via maestra per la Grande Riforma in un momento di grande crisi di credibilità dei partiti e delle istituzioni, sia dare la parola al popolo.
-Via i costi impropri dalle bollette, restituiamo denaro ai cittadini: Con la riduzione del costo delle bollette si intende aiutare le famiglie con maggiori difficoltà economiche. I socialisti propongono di ridurre al più presto quelle spese fisse mensili che i cittadini pagano indipendentemente dai consumi effettuati e che, peraltro, rendono l'Italia il Paese con la luce, il gas ed i telefoni più cari di tutta Europa. Una situazione che va affrontata con assoluta urgenza per evitare di mandare sul lastrico milioni di famiglie italiane.
-Lavoratori, non precari: Attraverso la riforma di alcune regole del mercato del lavoro, si intende affrontare il problema della precarietà che ha creato nel Paese ampie situazioni di disagio sociale, di sfruttamento e di incertezza sulle prospettive di vita e di lavoro. I socialisti si propongono l'obiettivo di ridurre lo sfruttamento del lavoro precario e di incrementare la diffusione del lavoro a tempo indeterminato. Chiedono in sostanza di applicare la seconda parte della riforma Biagi, che estende anche ai precari diritti del lavoro fondamentali, come ferie e pensione.
-Pacs: Così come già avviene in molti paesi europei, i socialisti intendono garantire ai cittadini italiani, con questa proposta di legge, la possibilità di stipulare un Patto Civile di Solidarietà (Pacs) al fine di organizzare la propria vita affettiva di coppia, anche al di fuori del matrimonio. Si intende con ciò garantire ai membri della coppia di fatto di ottenere diritti oggi non riconosciuti ma anche impegnare i partner ad assumersi responsabilità reciproche.
«L'obiettivo – ha detto il segretario del partito Nencini- è quello di raccogliere 500.000 firme per obbligare il Parlamento, nel quale non siamo rappresentati, a discutere quattro provvedimenti essenziali per la vita degli italiani. Quattro provvedimenti simbolo del bisogno di cambiamento che questo Paese sembra non conoscere mai. Non parteciperemo alle manifestazioni generiche di piazza altrui, abbiamo deciso di ripartire dai problemi concreti, per ridefinire l'identità di una moderna sinistra riformista».
Nencini ha poi spiegato nel merito le quattro proposte socialiste:
-Assemblea Costituente: Con l'elezione diretta da parte dei cittadini di un'Assemblea costituente si mette sul binario giusto la possibilità di riformare la nostra Costituzione per adeguarla ai nuovi bisogni della collettività e alle mutazioni sociali ed economiche del Paese, dopo i tentativi tutti fallimentari fatti dal Parlamento. I socialisti pensano oggi, come hanno sempre sostenuto in passato, che la via maestra per la Grande Riforma in un momento di grande crisi di credibilità dei partiti e delle istituzioni, sia dare la parola al popolo.
-Via i costi impropri dalle bollette, restituiamo denaro ai cittadini: Con la riduzione del costo delle bollette si intende aiutare le famiglie con maggiori difficoltà economiche. I socialisti propongono di ridurre al più presto quelle spese fisse mensili che i cittadini pagano indipendentemente dai consumi effettuati e che, peraltro, rendono l'Italia il Paese con la luce, il gas ed i telefoni più cari di tutta Europa. Una situazione che va affrontata con assoluta urgenza per evitare di mandare sul lastrico milioni di famiglie italiane.
-Lavoratori, non precari: Attraverso la riforma di alcune regole del mercato del lavoro, si intende affrontare il problema della precarietà che ha creato nel Paese ampie situazioni di disagio sociale, di sfruttamento e di incertezza sulle prospettive di vita e di lavoro. I socialisti si propongono l'obiettivo di ridurre lo sfruttamento del lavoro precario e di incrementare la diffusione del lavoro a tempo indeterminato. Chiedono in sostanza di applicare la seconda parte della riforma Biagi, che estende anche ai precari diritti del lavoro fondamentali, come ferie e pensione.
-Pacs: Così come già avviene in molti paesi europei, i socialisti intendono garantire ai cittadini italiani, con questa proposta di legge, la possibilità di stipulare un Patto Civile di Solidarietà (Pacs) al fine di organizzare la propria vita affettiva di coppia, anche al di fuori del matrimonio. Si intende con ciò garantire ai membri della coppia di fatto di ottenere diritti oggi non riconosciuti ma anche impegnare i partner ad assumersi responsabilità reciproche.
Le campagne dei socialisti hanno già ricevuto l'adesione di personalità come Vittorio Sgarbi ed Alessandro Cecchi Paone.
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